CAMILLA E
L’ORCO SOLITARIO
C’era
una volta…
un’indiana
dai capelli biondi, portava una bandana fucsia e viola con sopra due piume, una
verde e una blu, aveva le lentiggini e un vestito azzurro con delle onde verdi
e rosa. Si chiamava Camilla, era una ragazzina di quattordici anni, era buona e
simpatica, aveva tanti amici prudenti. Lei invece era spericolata, perché
nuotava contro corrente nel ruscello vicino al suo accampamento. Questo
ruscello si chiamava Ginevro, aveva un’acqua molto limpida dove nuotavano tanti
pesciolini, vicino alla riva c’erano dei tulipani profumati; il ruscello era
spesso popolato da uccelli.
La
vita di Camilla scorreva tranquilla, finché un giorno arrivò al ruscello un
massiccio orco di colore verde marcio, con delle unghie spezzate, sopracciglia
sottili, portava una collana di denti di dinosauro e una tunica di pelli di
mammut, aveva dei piedi con una pianta larga e occhi gialli strabici. Questo
orco era furibondo e camminando camminando incontrò Maicol, un amico di Camilla,
lo prese per il vestito mentre il ragazzo gridava,
Anche
nei giorni successi l’orco furibondo tornò al ruscello e cercò di mangiare
Camilla che si salvò tuffandosi nel corso d’acqua.
Lo
stesso giorno Camilla incontrò un canvallo cioè un incrocio tra un cavallo e un
cane che sapeva parlare la loro lingua. Questo canvallo era arancione e portava
con sé una lampada che era magica, ma lui non lo sapeva. Fecero subito
amicizia, Camilla lo chiamò Galeno e gli raccontò tutti i fatti successi e
dell’orco.
Un
paio di sere dopo all’ accampamento gli indiani si riunirono per decidere che
cosa fare con l’orco, tutti urlavano domande e proposte, il Capo voleva
ucciderlo e tutti erano d’accordo con lui a parte Camilla che intervenne
dicendo: <<C’è sempre un motivo per essere arrabbiati! E ognuno ha diritto
di vivere, anche quelli più cattivi!>> Anche Galeno, il canvallo
parlante, intervenne e disse:<<Camilla ha ragione! Io e lei potremmo
investigare e risolvere il problema con questa lampada antica ma
preziosa.>>
Il
giorno seguente Camilla e Galeno partirono per l’investigazione, camminando per
ore ore ad un certo punto trovarono un paese gigante di nome OrkVillage,
Camilla disse: <<Probabilmente qui è dove abita l’orco cattivo.>>
Appena
entrati nel villaggio, senza timore, Galeno disse: <<Entriamo in questa
casa>>, quindi aprirono la porta, subito sembrava abbandonata, salirono
al piano di sopra aprirono un’altra porta e trovarono un orco in bagno seduto
su un water gigante, ma non era l’orco che cercavano, anzi era completamente
diverso, era di un verde speranza, aveva un naso a punta con un brufolo sopra ,era
femmina e molto carina per essere un orco.
L’orchessa
gridò per l’imbarazzo e Galeno chiuse la porta e uscirono da quella casa.
Camilla
allora disse: <<Chiediamo informazioni per trovare il nostro
orco.>>
Galeno
però ebbe paura perché non era coraggioso quanto Camilla, allora disse:
<<Aspettiamo la notte quando tutti saranno addormentati e andremo di
soppiatto a vedere in ogni casa.>> Camilla annuì e si crearono un riparo
fuori dal villaggio.
Arrivò
la notte e partirono per l’esplorazione. Girarono in lungo e in largo nelle
case,finché trovarono molto distante dalle altre case una piccola baita,
entrarono e trovarono una stanza da letto, lì dormiva l’orco che cercavano.
Non
vollero svegliarlo dalla paura ma restarono lì e aspettarono che l’orco si
svegliasse alla mattina. Per sicurezza lo legarono al materasso. Camilla notò
che sul materasso c’erano un libro e degli occhiali da vista, pensò: <<L’orco
avrà bisogno degli occhiali da vista per leggere.>>, ma non lo disse.
Al
mattino l’orco non si svegliò presto e loro stanchi si addormentarono, mentre
dormivano l’orco aprì gli occhi strabici, li vide e si mise a piangere. Allora
Camilla e Galeno si svegliarono per la confusione. L’orco, che si chiamava
Mauro Bruno, raccontò loro che si sentiva solo perché non aveva amici, cercava
nuovi amici ma non lo faceva con gentilezza. L’orco disse: <<Volevo avere
almeno un amico e per questo motivo sono venuto al ruscello, ma ero così
arrabbiato che mi è venuta voglia di mangiarvi>> Allora Camilla gli
chiese: <<Perché non hai amici?>>, Mauro gli rispose: <<Gli
altri orchi mi vedono diverso e non vogliono stare con me! Non sono molto bello
infatti, anche mia madre e mio padre mi hanno abbandonato appena nato a causa
della mia bruttezza.>>
Allora
Camilla lo slegò per dimostragli amicizia e Galeno gli diede la lampada per
dimostrare la loro fiducia. Ma l’orco la rifiutò perché non gli interessavano
le cose di quel genere. Ma subito dopo la lampada si mise a luccicare, Mauro si
riprese il regalo strappandolo di mano a Camilla.
Subito
non capirono cosa stesse succedendo ma dopo un po’ Galeno capì che era una
lampada magica. Avendo visto durante l’infanzia il film di Aladin, sfregarono
la lampada, però non successe niente.
Allora
delusi la gettarono per terra, si ruppe in mille pezzi facendo uscire tutta la
magia. Dopo un minuto non trovarono più l’orco di prima ma un orco più bello.
Era verde smeraldo, non era più strabico e i lineamenti erano dolci. Era anche
diventano buono perché aveva appena trovato due amici e questo lo rendeva
felice.
Quando
parlò, Camilla e Galeno riconobbero che era Mauro.
Subito
uscirono dalla piccola baita e andarono nelle case del villaggio. Tutti gli
altri orchi diventarono amici di Mauro, perché non era più brutto ed era
gentile.
Non
essendoci più bisogno di loro, Camilla e Galeno vollero ritornare al fiume, ma
Mauro si sentì triste di nuovo e si mise a piangere. Allora Camilla e Galeno capirono
che voleva restare con loro. Lo invitarono quindi a seguirli.
Mauro
annuì. Lì prese e li tenne sulle sue grandi mani e partirono per arrivare al
ruscello. Infatti ci misero 15 minuti a tornare.
Subito
gli altri indiani ebbero paura che l’orco volesse mangiare tutti, ma Camilla
spiegò che era diventato loro amico e non era più cattivo.
Gli
indiani allora lo aiutarono a costruirsi una casona tutta per lui vicino al
ruscello. L’orco contento, da quel giorno diventò amico di tutti e aiutò
soprattutto Camilla ad essere più prudente.
E
vissero tutti felici e contenti.
complimenti!
RispondiEliminache bella storia!
RispondiEliminaanche questa storia è mooolto bella
RispondiElimina